Ministero della Cultura

Area archeologica di Campovalano



Aggiornato il 20.02.2024
Area Archeologica

Introduzione

L’area archeologica di Campovalano si trova su un pianoro ai piedi della montagna di Campli ed è stata frequentata almeno dalla fine dall’età del Bronzo (XIV-XIII sec. a.C.) da un piccolo insediamento la cui presenza è testimoniata da frammenti ceramici decorati, punte di freccia in selce e resti di intonaco di capanne. Dall’età del Ferro (IX sec. a.C.) la pianura viene occupata da una necropoli che resterà in uso quasi initerrotamente fino all’inizio del II sec. a.C. Le ricerche archeologiche, iniziate alla fine degli anni ’60 e continuate fino agli inizi degli anni 2000, hanno portato alla luce oltre 600 sepolture facendo diventare la Necropoli di Campovalano una delle più estese di Abruzzo insieme a quelle di Fossa e Bazzano. Se per il periodo più antico le tracce risultano essere poco leggibili a causa della scarsità dei rinvenimenti, non è così per i secoli VIII-VI a.C. quando l’area viene organizzata intorno ad un asse stradale largo 8 m, orientato nord-sud e costituita da terra battuta e piccoli ciottoli in pietra locale e ancora visibile nell’area archeologica. In questo periodo la necropoli viene caratterizzata dalla presenza di tombe a circolo, ovvero delle collinette di terra delimitate da un circolo di pietra che veniva realizzato sopra la fossa in cui era deposto il defunto con il suo corredo. Questo tipo di tombe, per la maggior parte disposte ad ovest della strada cerimoniale, avevano un diametro variabile in base all’età e al sesso dell’inumato ed anche del ruolo che doveva rivestire all’interno della società. Vasi in ceramica e in metallo erano gli elementi ricorrenti nei corredi che si distinguevano per la presenza di armi (spade, lance, giavellotti, mazze ferrate) nel caso degli uomini e fuseruole, pesi da telaio, cinturoni e pendenti nel caso delle donne. All’interno dell’area archeologica è stata ricostruita con dimensioni reali la sepoltura più grande rinvenuta fino ad oggi, la Tomba 2, e al suo interno si può ammirare la ricostruzione di come era stata predisposta la sepoltura, con il defunto deposto su un lato della fossa, il corredo vascolare in ceramica e metallo ai piedi, ai lati le armi e sul lato il carro da parata, elemento che di sicuro sottolinea la sua posizione prominente all’interno della comunità. La tipologia delle tombe a circolo viene abbandonata a favore di semplici fosse durante il V sec. a.C., periodo per il quale si hanno pochissimi dati a causa dell’esiguo numero di sepolture individuate di questo periodo. L’area torna a restituire numerose testimonianze per l’ultima fase di vita, fra IV e II sec. a.C., coincidente con l’inesorabile romanizzazione di tutto l’Abruzzo. In questo momento le sepolture si dispongono con lo stesso orientamento della strada cerimoniale, che continua ad essere usata, e vi si addossano ai lati. All’interno delle semplici fosse il defunto viene deposto supino con un corredo composto da pochi oggetti fra cui un solo vaso in ceramica e nel caso degli uomini una punta di lancia piegata ritualmente mentre nel caso delle donne ricche collana in oro, ambra e pasta vitrea. Il materiale provieniente dalle campagne di scavo effettuate nella necropoli è interamente conservato al Museo Archeologico di Campli, istituito nel 1988 e dove è possibile ammirare la storia della necropoli di Campovalano attraverso l’esposizione dei suoi reperti. Per maggiori informazioni sulla storia del museo e dei suoi reperti e sulle modalità di visita, si invita a consultare la pagina relativa al Museo Archeologico nazionale di Campli.

Manager

Federica Zalabra

Address

Piazzale San Francesco, 6, Campli, 64012 - Teramo, Abruzzo, Italy

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